ZELIG CABARET tre serate del ciclo ZELIG BIO con DIEGO PARASSOLE e CLAUDIO BATTA

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ZELIG CABARET – stagione 2014/2015
Viale Monza 140 – Milano

16/17/18 APRILE  2015 – ore 21.30

tre serate del ciclo ZELIG BIO
con
DIEGO PARASSOLE e CLAUDIO BATTA

giovedì 16 aprile - ore 21.30 in scena

DIEGO PARASSOLE in CHE BIO CE LA MANDI BUONA
ingresso tavolo 15€ e tribuna 12€

venerdì 17 aprile - ore 21.30 in scena

DIEGO PARASSOLE in I CONSUMISTI MANGIANO I BAMBINI
ingresso tavolo 15€ e tribuna 12€

sabato 18 aprile - ore 21.30 in scena

CLAUDIO BATTA in AGRODOLCE

ingresso tavolo 15€ e tribuna 12€

Aspettando Expò 2015 Zelig Cabaret ha inserito in stagione una mini rassegna di tre serate che punta a introdurre i temi legati alla manifestazione, tra cui la qualità del cibo, il valore dell’acqua e l’eco sostenibilità.

Ecco quindi che le tematiche legate all’alimentazione sana e intelligente, della sostenibilità, del benessere sono centrali nei tre spettacoli dal 16 al 18 aprile.
Protagonisti di queste tre serate sono due comici e attori che per portare in scena i loro spettacoli si sono prima documentati approfonditamente.
La comicità di Diego Parassole e Claudio Batta è in grado di miscelare risate e informazioni, battute e cronaca, realtà e finzione, costruendo un percorso che, in questo caso, permette di arricchire la coscienza ecologica degli spettatori.

ZELIG CABARET – Viale Monza 140 – 20125 Milano – www.areazelig.it

INIZIO SPETTACOLO ore 21.30 – Ingresso consentito ai maggiori di anni 14

I prezzi indicati si intendono senza consumazione ed eventuale prevendita

Infoline e prenotazioni tel. 02.255.1774 (dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 – nelle sere di spettacolo anche dalle 18 alle 20.30 – sabato e domenica dalle 18.00 alle 20.30)

Acquisti ondine su www.ticketone.it

giovedì 16 aprile – ore 21.30

DIEGO PARASSOLE

in CHE BIO CE LA MANDI BUONA

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ingresso tavolo 15€ e tribuna 12€

Diplomato alla Scuola d’Arte Paolo Grassi di Milano, comico del gruppo Zelig, ospite di numerose puntate del Maurizio Costanzo Show e di Ballarò: il suo lavoro, oggi, è molto vicino al Teatro Civile, ma – a differenza di molti colleghi – Parassole è riuscito ad affrontare temi anche complessi, mantenendo la freschezza e la comicità e, soprattutto, un linguaggio universale.

Lo spettacolo “Che Bio ce la mandi buona!” affronta una serie di tematiche legate all’ambiente e all’ecologia in modo divertente, popolare e per certi versi anche scientifico.

La comicità di Diego Parassole è in grado di miscelare risate e informazioni, battute e cronaca, realtà e finzione, costruendo un percorso che, in questo caso, permette di arricchire la coscienza ecologica degli spettatori.

Lo spettacolo apre un ventaglio di argomenti che riguardano l’ecologia del quotidiano:

Perché continuiamo a bere l’acqua minerale?

Perché il packaging dei prodotti di largo consumo è così esasperato?

Perché lo smaltimento dei rifiuti non funziona?

Perché siamo così consumisti da arrivare a buttare prodotti ancora funzionanti?

Perchè sprechiamo acqua e energia?

Ma soprattutto, quali sono le possibili soluzioni?

Riferimenti filosofici (da leggere proprio solo se non avete nulla da fare)

E’ uno spettacolo che parla di qualità della vita, di come ormai siamo prigionieri dell’economia e del PIL, e di quanto questo incida su di noi e sull’ambiente in cui viviamo.

Gli argomenti di fondo dello spettacolo sono quanto mai vari e vanno dai “cambiamenti climatici” al petrolio all’ auto elettrica (che è meno inquinante… ma dipende anche da come noi produciamo l’energia elettrica: ad esempio, se l’energia elettrica la produciamo col carbone spostiamo solo il problema).

Si affrontano, in termini semplici, temi come la “decrescita felice” (da Serge Latouche a Maurizio Pallante) facendo esempi concreti e alla portata di tutti, raccontando come utilizziamo malamente le nostre risorse producendo tonnellate di rifiuti…

Si tocca il tema dell’acqua e delle carenze idriche che saranno il grande problema di un futuro neanche tanto lontano, delle acque minerali che in realtà, a differenza di quanto molti credono, non sono più controllate di quelle del rubinetto: si parla di energie alternative e di come queste potrebbero aiutarci a vivere meglio senza dimenticare che il risparmio energetico è tuttora la forma di energia meno inquinante e costosa.

venerdì 17 aprile – ore 21.30

DIEGO PARASSOLE

in I CONSUMISTI MANGIANO I BAMBINI

La parodia di uno slogan storico diventa il titolo del nuovo spettacolo di DIEGO PARASSOLE.

Un titolo esagerato? Forse, ma non troppo!

Comico e umorista di impegno, Parassole ci ha abituato a spettacoli di contenuto sociale, ecologico e umano.

Così come lo sono stati nel tempo i suoi innumerevoli interventi televisivi.

Con lo spettacolo teatrale precedente, CHE BIO CE LA MANDI BUONA, Parassole ha dimostrato di essere uno dei pochi comici italiani capace di unire l’umorismo elementare e quotidiano con argomenti difficili, scientifici e a volte persino tecnici.

Non tutti si possono permettere di proporre sequenze comiche esilaranti che parlano di questioni complicate come i meccanismi che entrano in gioco nel nostro cervello quando dobbiamo acquistare un prodotto, l’eccesso di consumi, l’obesità, l’alimentazione tradizionale e quella con cibi biologici.

E ancora meno sono quelli che possono prendere in giro concetti altisonanti, come l’obsolescenza programmata.

Parole grosse che spesso si usano per non farci capire cose semplici: l’obsolescenza programmata significa che, tra le tante cose che compriamo, non è solo il latte quello che ha la data di scadenza: anche la lavatrice e la videocamera, sono destinate a “scadere” molto prima di quanto ci si aspetti.

Allora perché I CONSUMISTI MANGIANO I BAMBINI?

Certo, è una provocazione: i consumisti non mangiano i bambini… però tutti noi, da tempo, stiamo mangiando il loro futuro.

Lo spettacolo parla di questo. Di come continuiamo a sopravvivere ascoltando più la pubblicità che il medico.

Di come mangiamo ogni giorno il doppio di quello che ci serve.

Di come, così facendo, creiamo un mondo dove da una parte si muore d’indigestione e dall’altra di fame.

Potrebbe sembrare uno spettacolo che chiede un’adesione ideologica preventiva per essere visto. Ma non è così.

Il monologo di Parassole si pone delle domande su quello che potrebbe essere il nostro futuro. Un futuro che probabilmente sarà complicato ma certamente anche ridicolo. Certo, questo dipenderà anche molto dalle scelte che faremo.

Parassole ci propone di farle col sorriso sulle labbra.

Perché imparare a ridere di noi stessi e dei nostri comportamenti poco pensati, può allungare la vita.

Durante lo spettacolo è severamente vietato mangiare: chupa chupa, popcorn, merendine e soprattutto…. Bambini!

sabato 18 aprile – ore 21.30

CLAUDIO BATTA in AGRODOLCE

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La gran parte degli italiani mangiare è una cosa sacra. Siamo l’unico popolo che parla di cibo e organizza pranzi e cene mentre è seduto al ristorante a mangiare! Andare a mangiare fuori poi è una moda da molto tempo, ci sono ristoranti di tendenza di ogni tipo, come i ristoranti etnici: prima c’era il cinese, ora c’è il kebab, il sushi, afghano, vietnamita, eritreo, turco…per non parlare dell “evergreen” Fast Food, ma poi si finisce nelle trattorie tipiche a mangiare Per “le cose di una volta” pagandole a peso d’oro.


Ma cosa succede nelle cucine dei ristoranti dove mangiamo? Quando ci mettiamo a tavola, sappiamo cosa stiamo mangiando? Da qualche anno siamo diventati tutti gourmet e sommelier. Non siamo più quello che mangiamo, come diceva Feuerbach, ma siamo quello che compriamo. Ma cosa compriamo? E quanto compriamo? Facciamo male la spesa ed è statisticamente provato che spesso compriamo molto più del necessario, con l’unico risultato che il 30% della nostra spesa finisce nella pattumiera…

E infine non può mancare nello spettacolo di Claudio Batta, un’acuta osservazione su un’altra passione tutta italiana, le diete! ma qualcuno si è mai chiesto cosa c’è dentro un cibo dietetico? 

Claudio batta in questo monologo affronta, con uno stile inevitabilmente comico, l’argomento alimentazione, ironizzando sulle abitudini degli italiani a tavola, attraversando i territori più o meno conosciuti delle frodi, delle sofisticazioni alimentari e della ristorazione. 

Uno spettacolo per riflettere ridendo.

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