Morte Pannella, il ricordo di Emilio Fede

“L’ho conosciuto come le mie tasche, oggi apprendo una notizia molto amara”. Queste le prime parole che pesano come macigni, di Emilio Fede, un uomo che nel corso della storia politica di Pannella ha avuto più occasioni per coltivare la loro amicizia. “Ricordo ancora quando nel 1981, a capo del TG1, il politico della fondazione liberale mi regalò una giacca da maggiordomo”, racconta Fede con la voce rotta dall’emozione, “quel gesto fu da interpretare come un ‘segno del potere’ a me dedicato. Inoltre, Pannella mi accusò di parlare molto poco della fame nel mondo e così da direttore, decisi di approfondire e prendere coscienza dell’argomento delicato per cui lui stesso si batteva con le forze che aveva”. Di colpo, come un flash improvviso, mi torna alla mente un altro importante dono che il Dalai Lama commissionò al giornalista della Guerra del Golfo.

Dalai_Lama_with_Marco_Pannella

Neanche un paio di mesi fa, la vidi con i miei occhi quella sciarpa in seta bianca, candida e pulita per indicare la loro amicizia e la sua missione di cronista senza frontiere. Emilio Fede mi disse che fu un gesto molto significativo e in quell’istante confessò di aver dato a me un inedito pressochè prezioso. Oggi, in un giorno altrettanto significativo, in cui un grande uomo perde la vita e lascia vivo il suo ricordo in coloro che l’hanno conosciuto, penso a cosa abbiano in comune il monaco buddhista e Pannella. Entrambi non hanno chiesto nulla in cambio ma volutamente hanno consegnato a Emilio Fede uno stralcio di storia, affinchè lui ne facesse tesoro. Fede ha ricambiato nei loro confronti con la diffusione e profusione di visibilità, quel canale di informazione mondiale che “oggi viene meno e non è comparabile con quella di una volta”, ribadisce il direttore in pensione. Viste le congruenze storiche pressocchè similari, rispetto alla provenienza dei doni, il comune denominatore tra il Dalai Lama e Pannella è sostanzialmente questo: l’uno rappresentante del Tibet, zona povera e l’altro paladino dei diritti umani, anch’essi poveri di quest’essenza, tipica del mondo occidentale. Fede al telefono rimarca dicendo che“Pannella rimarrà nella storia e la sua generosità nei cuori della gente per il suo essere influente”. In un momento di rammarico e sconforto generale, basti pensare che solo pochi mesi fa i grandi della politica e del mondo dello spettacolo, raggiungevano l’abitazione del politico italiano che scioperava per i diritti dell’uomo, Fede ricorda “la sua ultima visita in casa, dove Marco versava in una posizione di assoluto assopimento, elegante ma certamente consapevole della malattia che stava affrontando”.

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