Francesco Spagnolo e Rosemary Calderone: un binomio artistico sotto i migliori auspici

Un paio di giorni fa, esattamente il 24 agosto, l’attore e regista Francesco Spagnolo e la bellissima attrice di teatro Rosemary Clderone, venivano premiati a Oppiodo Mamertina, una delle perle calabresi, per il cortometraggio “Il Destino di un Amore”. Nella sua quinta edizione Azzurra Film Festival, la giuria tecnica, diretta da Emiliano Elvis Chillico, ha voluto omaggiare il talento di due registi che insieme hanno saputo trasmettere la loro passione sul set.

Quando le giovani risorse decidono di costituire una solida sinergia, il successo è senza dubbio assicurato: a testimoniarlo è l’idillio cinematografico fra l’attore e regista Francesco Spagnolo e l’attrice teatrale e cinematografica luciese Rosemary Calderone. Francesco Spagnolo è un attore calabrese di trentotto anni residente tra la sua terra e Roma. La passione per il cinema e la televisione lo hanno condotto a girare l’Italia donandogli l’opportunità di collaborare in vari progetti dal cinema indipendente fino ad essere presente anche su grandi set RAI e Mediaset. Nel dicembre 2013 si cimenta nel fare formazione, effettuando diversi stage di recitazione e, seguendo il metodo Strasberg, con l’attore Salvatore Lazzaro. La sua passione per il cinema si fa sempre più impegnativa: per questo matura la decisione di partecipare al seminario della voce per migliorare le qualità artistiche raffinandosi in dizione e successivamente prende parte ad un secondo seminario di introduzione al doppiaggio. Fare l’attore è un mestiere che gli è sempre piaciuto fin da bambino: è originata come una passione nata per puro gioco. Il suo volto si rispecchia in numerosi caratteri, personaggi che possono andare dal politico all’imprenditore, dal manager, al dottore, al giudice, al poliziotto, ecc. Dietro la telecamera egli si è distinto come regista nel suo primo filma dal titolo “L’altra faccia del destino”, che parla delle relazioni umane, dei rapporti di coppia, dei tradimenti, degli incontri e delle gelosie, con particolare riguardo al mondo dei social fino ad arrivare ad uno dei gesti più estremi come il femminicidio, tutte tematiche estremamente attuali. Il film è un thriller dai toni sconvolgenti, nel quale tutto ruota intorno ai social network ed alle cattive conseguenze nell’uso di questi ultimi, come ruota del resto intorno agli inganni, che si possono rispecchiare dietro la falsa identità e dietro ad un monitor. Nel film i social network diventano strumento di conquiste ingannevoli e la causa di tradimenti che si risolveranno in tragedia. A siffatta tematica predominante si affianca quella della condizione di molte donne, spesso vittime di violenze e protagoniste di false relazioni sentimentali. Il protagonista è Roberto, un giovane che insieme all’amico Andrea adesca le ragazze, le conquista e alla fine le uccide, perché si rivelano presenze scomode, poiché arrivano a rivendicare emozioni e sentimenti, del tutto inconsapevoli della falsità, su cui essi si fondano. La fascia giovanile è sicuramente molto più “adescabile” sui social rispetto ad una fascia d’età più matura; quindi egli consiglia di non incontrare mai le persone in luoghi isolati. Certamente, non si vuol dare la colpa ai social per talune situazioni, ma un campanellino d’allarme ed una dose di attenzione vanno mantenute in ogni modo. I social possiedono naturalmente anche i loro lati positivi ed uno di questi è il permetterci di comunicare con persone che vivono all’altro capo del mondo. Rosemary Calderone, giovane e valente attrice teatrale e cinematografica messinese annovera fra i suoi studi accademie teatrali, scuole di musical, master cinematografici con maestri del calibro di Giancarlo Giannini, Pupi Avati, Pino Pellegrino e tanti altri, i quali hanno dato alla giovane artista le giuste basi per un futuro professionale. Tra spettacoli teatrali e produzioni cinematografiche indipendenti con cui ha collaborato, Rosemary Calderone si sta arrampicano con grinta e determinazione verso il suo sogno. Presto la vedremo protagonista in un Cortometraggio dal titolo “Sangue Amaro”, scritto dalla sceneggiatrice Sara Col, con la direzione dell’attore e regista Francesco Spagnolo, il quale l’ha scelta per il suo progetto, perché ritiene che ella sia una brava attrice, capace di entrare in un personaggio così complesso con grinta e determinazione. Durante il loro percorso artistico li accomuna una fortissima amicizia condividendo spesso dei progetti cinematografici. Rosemary Calderone si definisce felice di collaborare con Francesco, poiché lo stima sia come persona che come artista, una persona che sta portando avanti i suoi sogni solo con le sue forze. Ha dei progetti che le piacciono molto e proprio “Sangue amaro” sarà una bellissima sfida per lei giacché di certo non rispecchia la sua vita né il suo essere.

Ciao Francesco, innanzitutto ti ringrazio per aver accettato quest’intervista. Dunque, parlaci di come è nata la passione per diventare attore

Grazie a voi! Fare l’attore è un mestiere che mi è sempre piaciuto, fin da quando ero solo un bambino: è originata come una passione nata per puro gioco ed io sono, per definizione, una persona che ama mettersi in gioco e, per così dire, alla prova. Sono un ragazzo molto determinato, amo le sfide e combatto strenuamente per i miei principi e i miei valori.

 

Francesco, tu non sei soltanto un attore, ma anche un regista: dicci qualcosa in più circa la tua attività di regista e dacci, a tale proposito, qualche anticipazione riguardo al tuo film….

Fare il regista non è stato per niente facile, e la mia passione, sicuramente, è di continuare a fare l’attore, in quanto fare la regia richiede non solo tanta esperienza ma, al tempo stesso, tecnica e molta attenzione nello svolgere tutto.  In particolare, questo film è stata la mia prima esperienza e opera in veste di regista.

A proposito dei social, come vedi questo mondo?

Personalmente dico sì ad Internet, se il suo impego avvenga in maniera corretta, e, per così dire, adeguata, dal momento che non sappiamo mai con certezza chi si celi dietro ad uno schermo, in quanto può trattarsi di profili falsi, rubati…

La fascia giovanile è, sicuramente, molto più “adescabile” sui social, rispetto, sicuramente, ad una fascia d’età più matura, quindi consiglio di non incontrare mai le persone in luoghi isolati.

Certamente, non dò la colpa ai social per talune situazioni ma un campanellino d’allarme ed una dose di attenzione vanno mantenute sempre e in ogni modo. I social possiedono, naturalmente, anche i loro lati positivi, e sicuramente, uno di questi, è il permetterci di comunicare con persone che vivono all’altro capo del mondo…

Qual è la differenza tra fare l’attore e fare il regista?

L’attore interpreta una parte del copione, un personaggio dove mette in visione non solo la sua bravura professionale ma anche le sue emozioni.

Mentre il regista…

“E’ il responsabile artistico e tecnico-professionale di un film, di un lavoro teatrale, di una trasmissione televisiva o radiofonica.  Si occupa in particolare – oltre che della recitazione degli attori cosa fare – della preparazione e controllo delle diverse fasi di lavorazione, dalle riprese, alla scelta dell’illuminazione, alla sceneggiatura, al montaggio, ecc”.

Di fatto, il regista è colui che dirige tutta la situazione, tutte le fasi di una produzione artistica collegata allo spettacolo: vede, prima di tutti gli altri, con la propria mente e la propria sensibilità quale sarà il prodotto finito.

“Nel cinema, in particolare, è considerato il vero e proprio autore del film, almeno salvo il caso in cui la figura predominante non sia quella del produttore dove sorbisce le lamentele del produttore. Però anche lui fa le sue scelte, specialmente grafiche”.

Come prevedi il tuo futuro nel mondo del Cinema e Tv?

“Penso che, prima o poi, la bravura aiuta gli audaci che con una buona dose di determinazione giorno per giorno si scala la lunga maratona del successo. Penso anche che chi semina bene raccoglie i propri frutti. Un consiglio che do a chi vuole cimentarsi in questo ambito e di non smettere mai di credere nei propri sogni ecco io ci credo, e poi anche se si diventa qualcuno non bisogna mai dimenticare le proprie origini per fare questo mestiere bisogna vivere anche di umiltà è non di superficialità come fanno in tanti, nella vita bisogna essere fiduciosi io lo sono”.

Sogni?

“Diventare un buon attore nel mondo del cinema, anche se so bene che è un mondo difficile, molto ampio! Non è più quello di un tempo! Comunque mai perdere la speranza essere sempre determinati”.

A un mese dal suo prossimo compleanno, 30 settembre, auguriamo a Francesco di calcare un altro red carpet!

 

 

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